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Il nome di
Gustav Klimt è indissolubilmente legato alla Secessione viennese, della quale egli fu
indiscutibilmente uno dei protagonisti.
Lattività del padre, orafo e incisore, ebbe certamente un peso sulla scelta del
giovane Gustav di frequentare la Scuola darti applicate del Museo dellArte e
dellIndustria, dove poté apprendere svariate tecniche artistiche e un vastissimo
repertorio di motivi decorativi delle diverse epoche e culture. Klimt scelse di
specializzarsi in pittura elaborando il proprio linguaggio degli esordi in armonia con lo
stile storicistico accademico nel quale si era formato.
Molte sono le commissioni ufficiali affidate a Klimt già nei primi anni di attività, ma
il suo vero 'debutto è la decorazione del Burgtheater, seguita dallincarico
di decorare lo scalone dentrata del Kunsthistorisches Museum di Vienna (1896). Nei
bozzetti de la Filosofia, la Medicina, e la Giurisprudenza, create dal pittore per
laula magna dellUniversità, lo spirito e il linguaggio dellartista si
fanno compiutamente simbolisti.
Nel 1898 Klimt è ormai una figura autorevole del rinnovamento secessionista, e la sua
pittura è in quellambito saldamente definita. Alla seconda mostra dei secessionisti
egli presenta la sua Pallade Athena, viva guerriera, che in mano al posto della statuetta
di Nike tiene la figura miniaturizzata della Nuda Veritas, sorta di emblema delle
idealità del movimento artistico, già apparsa su Ver Sacrum, sua rivista
ufficiale.
Nel 1903 Klimt visita due volte Ravenna: loro dei mosaici lo incanta e
nasce il cosiddetto periodo doro dellartista che coincide con la
sua piena maturità creativa il cui punto di partenza è la Giuditta del 1901 e quello
darrivo la Giuditta II del 1909. Loro è utilizzato dallartista come
modulazione fra le parti piatte e le parti plastiche dei dipinti. Alla sua preziosità e
alla sua tradizionale capacità di essere simbolo è associata la sensualità un po
demoniaca della femme fatale klimtiana così come viene codificata dalla
Giuditta I. Linquietante doppia natura della femminilità sviluppata nel Fregio di
Beethoven (1902) è presente nella Speranza (1903), ne Le tre età della donna (1905) e
nelle sirene incantate e tentatrici che fluttuano nelle acque di Pesci dargento (del
1899), in Pesci doro (del 1901-1902) e nelle due versioni di Bisce dacqua (del
1904-1907). Nei fregi di Palazzo Stoclet si celebra, nellopera darte totale,
la fusione del maschile con il femminile, dello spirito con la materia, del conscio con
linconscio attraverso i motivi simbolici dellalbero della vita e
dellabbraccio. Il tema della fusione amorosa tornerà poi anche ne Il bacio (1908),
culmine del periodo aureo destinato a chiudersi con una crisi artistica e psicologica che
durerà alcuni anni.
Lo spirito secessionista era giunto al suo declino, e lattività di Klimt come
elemento aggregante della vita artistica viennese si era interrotta. Egli attraversa ora
una fase di ricerca. Scomparso loro prevalgono ora i toni scuri, fino a che Klimt
comincia nel 1912 la nuova fase dello stile fiorito. Nei ritratti di questo
periodo lintensità espressiva dei volti si accentua mentre il colore si espande
liberamente sulle superfici disciogliendo il rigido telaio bizantino del periodo aureo.
Lornamento simbolico non viene abbandonato ma il mosaico di un tempo è trasformato
in un variopinto tappeto dalle forti influenze nipponiche.
Lattività dellartista proseguirà sulla strada della ricerca fino al 1918,
quando un ictus cerebrale ne causerà la morte. |
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